lunedì 28 giugno 2010






ALLENARSI IN AREA DESERTICA

Tosto allenarsi con il clima torrido di un’area desertica!!
Bisognerebbe provare per capire. Io l’ho fatto due settimane fa in occasione di una vacanza a Sharm El Sheikh, la stessa località dove si tiene un’apprezzata mezza maratona (quest’anno a Novembre).
Era appunto una vacanza, me lo hanno ricordato tutti gli amici con i quali la condividevo, ma non ho saputo resistere alla tentazione di correre in condizioni un pò estreme e nemmeno alla voglia di rimettermi al più presto in carreggiata dopo il mio infortunio.
Naturalmente scelgo di allenarmi di primo mattino: sveglia alle 6:15 e sono fuori dai cancelli del villaggio alle 6:30 in punto.
Sono un pò disorientato; i riferimenti son diversi da quelli che hai la sera quando esci per andare in giro…… non c’è anima viva…..
Apprezzo comunque questa sensazione, è come trovarsi solo in un posto sconosciuto ma senza avvertire pericoli.
Setto il mio garmin, metto le cuffiette e decido di imboccare a destra del villaggio.
A quell’ora c’è una leggerissima brezza che accarezza la mia testa pelata; penso: che bello, magari fosse così per tutto l’allenamento! Mmm, ci credo poco….
Dopo un po’ svolto a sinistra e mi trovo una lunga salitella…. Ah ah ah, iniziamo bene!!
Man mano che avanzo lo scenario somiglia sempre più a quelli che ho già visto in altri paesi arabi: strade sgarrupate, rifiuti sparsi qua e là e soprattutto un tanfo misto di fogna e di carogne. A quel punto ti viene di pensare chi diavolo te l’ha fatto fare ma la curiosità prevale.
Incontro qualche sorvegliante che ha passato tutta la notte a fare la guardia a locali o a hotel che mi guarda con occhi assenti; è troppo stanco pure per pensare male di uno che corre di primo mattino.
Finalmente scavallo e mi trovo sullo stradone principale, ci sono pochissime auto ma è meglio correre sul marciapiede. Accanto a me distese di sabbia, ma non quella bella del mare; quella è troppo lontana e non appartiene tutti. Si tratta di una veduta desolante: tanti rifiuti e trasandatezza. Ci resto un pò male ma poi realizzo che non potrebbe essere diversamente. E’ così, è la natura.
Quello stesso stradone è tutt’altra cosa percorso in taxi le sere successive per andare in centro. L’oscurità nasconde perfettamente quello che la luce del giorno tradisce pietosamente.
Comincio ad accusare il caldo, guardo alla mia destra la palla di sole con ancora qualche tonalità di arancio, quindi, non ancora troppo forte. L’orizzonte è molto più bello di ciò che scorre accanto ai miei piedi.
Sono quasi le 7 e incrocio la gente del posto che aspetta il passaggio auto per recarsi al lavoro. Mi guardano, questi con l’aria sveglia, ma senza lasciarmi percepire alcunché di negativo. Poi, il clacson di alcune auto che mi salutano con il pollice in alto.
Sono contento; l’apprezzamento della gente locale mi mette la carica, mi dà una bella motivazione alla sana sofferenza.
E’ mezz’ora che corro, penso che potrà bastare un’oretta per provare. Torno indietro, la bocca è abbastanza secca. Giro e rigiro la lingua come per assaporare qualcosa, ma di saliva se ne produce proprio poca. Sputo; macchè!!
Mi rendo conto che con la temperatura leggermente più alta e le energie sino ad allora disperse la musica cambia. Le sensazioni di corsa e le reazioni fisiologiche sono diverse da quelle a cui sono abituato.
In quelle condizioni mi proietto col pensiero in una mezza maratona o nella mia ambita Marathon des sables: deve essere tremendo!!
Devo ammettere però che non mi fa desistere dai miei sogni futuri, anzi, mi sta dando una maggiore consapevolezza su quanto sia importante prepararla a dovere.
Assorto nei pensieri mi sono guadagnato il ritorno al villaggio. Stanco, sudatissimo e assetato ma soddisfatto di aver provato qualcosa di nuovo e maturato un pizzico pizzico di saggezza.
E’ tardi, devo sbrigarmi, tra un pò vengono a prenderci gli amici del Diving per condividere una splendida giornata di immersioni al largo.
Peccato non possa raccontargli cosa ho provato………

1 commento:

  1. Bravo Ettore per la corsa e per l'articolo...quasi sembra che l'ho scritto io...

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